Nel quadro delle attività collegate al G20 a presidenza italiana in corso a Napoli, nel pomeriggio di oggi il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), Qu Dongyu ha visitato l’azienda agricola e zootecnica Sant’Aniello a Francolise, nella frazione Sant’Andrea del Pizzone, dove è stato ricevuto da Raffaele Garofalo, presidente di Fattorie Garofalo.
La delegazione della Fao era altresì composta da Maurizio Martina e Zhe Xiong, assistenti di Qu Dongyu ed accompagnata dalla delegazione italiana, con a capo l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.
La delegazione Fao ha visitato uno dei più grandi allevamenti bufalini del gruppo Fattorie Garofalo, forte di circa 3000 capi e dotato di un moderno impianto per la produzione di energia elettrica sia da fotovoltaico che da biogas.
La sostenibilità ambientale – uno dei temi del primo accodo del vertice di Napoli – è elevatissima e si materializza nell’azienda di proprietà del gruppo Fattorie Garofalo visitata dalla delegazione FAO, poiché tutto concorre all’azzeramento dell’impatto ambientale.
Dalle rotazioni colturali tra graminacee e leguminose per ridurre l’utilizzo di concimi azotati, al riutilizzo del siero prodotto nei caseifici del gruppo come mangimistica che comporta la riduzione di impatto ambientale altrimenti dovuta allo smaltimento del siero, fino allo sfruttamento dei tetti delle stalle per ospitare un impianto fotovoltaico da 1 megaWatt, che valorizza in energia pulita l’impermeabilizzazione del suolo.
Nella Sant’Aniello è localizzato inoltre un impianto di cogenerazione da 600 kWp che brucia il biogas prodotto da due biodigestori anaerobici alimentati dalle deiezioni bufaline. Un impianto dove il calore generato è riutilizzato per alimentare un impianto di essiccazione dei foraggi, per ottenere un fieno di qualità.
“In questa giornata ho avuto la possibilità di visitare industrie e aziende agricole, vere eccellenze,che lavorano duro in luoghi anche difficoltosi da raggiungere – ha detto il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu – ho visto varie produzioni dalla frutta al vino alla mozzarella, e in forme innovative e tradizionali utilizzate insieme. Noi così tuteliamo biodiversità e quindi il consumatore del futuro. Investire di più in questo genere di agricoltura significa aprire le porte all’export verso altri Paesi di queste produzioni.”
“E’ stato un grande onore per Fattorie Garofalo ricevere l’animatore della Dichiarazione di Matera – ha affermato il presidente Garofalo – con la quale il 29 giugno scorso i ministri degli Esteri e dello Sviluppo Economico dei 20 Paesi più industrializzati del mondo hanno condiviso l’intento di raggiungere gli obiettivi prioritari relativi alla sicurezza alimentare, moltiplicando gli sforzi per garantire un’alimentazione sicura e adeguata a tutti e per conseguire l’obiettivo Fame Zero lungo un sentiero che assicuri lo sviluppo delle zone rurali in armonia con l’ambiente, premessa essenziale per l’accordo di Napoli di ieri.”